venerdì 3 luglio 2009

Clessidra, il tempo di Mirko Signorile

L’avevamo lasciato a Ruvo, appena l’estate scorsa. E lo ritroviamo tra Polignano e Castellana, in una delle masserie più interessanti (architettonicamente, ma anche sotto il profilo della qualità dei lavori di conversione apportati) di quest’angolo di Terra di Bari. Mirko Signorile è ispirato come sempre. E, come sempre, sente fortemente la sua musica. Come sempre vive intensamente e intimamente il suo concerto, il suo progetto. Perché, tra gli ulivi delle campagne di Casello Cavuzzi, il pianista modugnese non riposa, ma si esibisce. Aprendo il cartellone dell’associazione culturale Mordente, appena generata dalla passione, dalla verve (e dall’ambizione imprenditoriale, oseremmo dire) di Fabio Accardi, batterista di questa Puglia che crede ancora nella musica e che, da Parigi, è tornato definitivamente. Per lavorarci e investire: professionalità e anche un po’ di denaro. Allestendo un gruppo di lavoro giovane, motivato e fresco: con il quale ha cominciato l’avventura. Avventura che, per il momento, si concentra in quattro avvenimenti live (tre alla Masseria del Crocifisso, appunto, e uno sulla Terrazza della Vedetta di Giovinazzo), tutti programmati per il mese di luglio. E che, più tardi, dovrebbe sfociare in altre iniziative musicali. Anche al di là della semplice organizzazione di rassegne.
Ma dicevamo di Mirko Signorile. Che nel vernissage di Mordente ha ripresentato il suo ultimo (e bellissimo: però, di questo, pochi nutrivano dei dubbi) cd, Clessidra: licenziato dalla Emarcy e parzialmente eseguito proprio a Ruvo, qualche mese addietro, ma questa volta pubblicizzato totalmente. E non da solo. Perché Jazz à la Cruz (è il titolo della rassegna) gli ha permesso di affiancargli la formazione che lo sostiene nelle tracce realizzate in studio. Quindi, traducendo, l’inseparabile Giorgio Vendola al contrabbasso, il percussionista coratino Cesare Pastanella e lo stesso Fabio Accardi alla batteria. Tre nomi che, da queste parti, non necessitano di troppe presentazioni e che, in chiusura di concerto, sono stati raggiunti sul palco da un altro amico antico come il sassofonista Gaetano Partipilo, guest per un paio di brani. «Il lavoro – sottilinea Signorile – è un racconto. Il racconto di una storia. La storia del tempo immobile. Oppure del tempo che continua a scorrere. Ed è un lavoro confezionato nel tempo. Diciamo in un arco di dieci anni. E sì, perché, ad esempio, una composizione che fa parte di Clessidra, cioè "Ortigia", nasce proprio allora. Ero ancora giovanissimo e mi ritrovai a Siracusa per il mio primo concerto al di fuori dei confini regionali. Ortigia è quella penisola che costituisce il centro storico del capoluogo siciliano. Ed è un luogo di grande bellezza, al quale ho voluto dedicare qualcosa di mio».
“Ortigia”, e poi “Monadi”, “Un passo Dopo l’Altro”, “Intorno a Noi”, “La Gatta Pensierosa”, “Mondo Notturno” e altre cinque passaggi dell’intera track list: La ricchezza compositiva e l’espressione convincente del mosaico musicale del disco, la versatilità del suo autore, la musicalità degli spartiti e la forza interiore di ogni passaggio riassumono il mondo di Mirko e si traducono in uno dei migliori prodotti discografici partoriti in Puglia negli ultimi anni. Un prodotto che entra ed esce dal jazz, abbracciando semplicemente il concetto di musica contemporanea. Clessidra si fa ascoltare. E, ascoltandolo più volte, cattura e si fa amare. Perché, al di là della tecnica e delle qualità fondamentali del musicista, pulsa il sentimento. E sgomita il rigore musicale elaborato e rielaborato in anni di palcoscenico, tra festival e vita di club. E di studio. Perché, conoscendo Signorile, Clessidra appare, sin da sùbito, non un disco come tanti. Ma il “suo” disco. «L’occasione ideale – aggiunge Fabio Acardi, che di Jazz à la Cruz, oltre che leader dell’organizzazione (è il presidente dell’associazione culturale Mordente) è anche direttore artistico – per cominciare bene questo percorso. Un percorso che prosegue l’undici di luglio con l’intervento della brasiliana Rosa Emília e del suo gruppo, sempre a Casello Cavuzzi, con il live dell’honduregna, ma spagnola di adozione, Eva Cortés (alla Vedetta di Giovinazzo, il 14 luglio, ndi) e con l’omaggio di paola Arnesano a Peggy Lee (ancora alla Masseria del Crocifisso, ma a fine mese, ndi). Ma Mordente, più avanti, vuole allargare i suoi confini. Rafforzare le propria fondamente, ramificarsi. E, perché no, diventare anche etichetta discografica. Le idee ci sono, ci stiamo lavorando». Non ci resta che attendere.

Mirko Signorile (pianoforte), Giorgio Vendola (contrabbasso), Fabio Accardi (batteria) & Cesare Pastanella (percussioni)
Casello Cavuzzi di Polignano a Mare (BA),
Masseria del Crocifisso
Jazz à la Cruz

(pubblicato dal sito www.levignepiene.com)