lunedì 12 luglio 2004

Dischi - Historias del Sur (I Tàngheri)

Tangueros. Anzi, Tàngheri. Con l’accento sulla a. Per giocare sulle parole. E forse, anche su se stessi. Oppure, più semplicemente, jazzisti prestati al tango di Astor Piazzolla e di Carlos Gardel: cioè ai suoi interpetri meno convenzionali e più sofferti. Oppure, ancora, jazzofili prestati ad un progetto accarezzato da tempo: e già divulgato nelle piazze e nei club di Puglia, da più di un anno. Dal quale, infine, è scaturito un cd, appena sfornato dall’etichetta Panastudio: Historias del Sur.
I Tangheri sono Antonio Di Lorenzo, batterista di collaudata versatilità; Davide Penta, bassista puntuale e prolifico; l’ostunese Vince Abbracciante, fisarmonicista emergente, e Rocco Capri Chiumarulo, la voce teatrale che offre conforto alle note. Il lavoro di esordio, invece, è un contenitore di dodici brani: alcuni universalmente conosciuti da una larga fetta di pubblico, altri di produzione propria. Un contenitore che passa da "Vuelvo al Sur" («Torno al sud/Come si torna sempre all’amore/Arrivo al sud/Come un destino del cuore/Sono del sud/Immensa luna/Cielo al rovescio/Cerco il sud/Con il suo domani, il suo dopo/Voglio il sud/La sua buona gente/La sua dignità») a "Caminito", da "Sus Ojos se Cerraron" a "Jeanne y Paul", attorno alle quali sfilano "Rouge" (scritta da Davide Penta), "T-Rex" (di Vince Abbracciante) e "Todo Tiene un Final" (di Antonio Di Lorenzo).
Historias del Sur, in realtà, è un omaggio divertito, un tributo goliardico ad un genere che non ha ancora esaurito la sua epoca. Ma è anche un disco sentito e, contemporaneamente, partorito con leggerezza. Senza la pretesa dei protagonisti di prendersi troppo sul serio. Ed è anche un’alternativa alle sonorità del jazz, alle quali il gruppo continua a rimanere saldamente ancorato. E verso le quali il disco, evidentemente, si affaccia, più che velatamente: traendone sostentamento ed ispirazione. Issandosi, perché no, su quella sinergia di stili che, oggi, fanno tendenza. E che i cultori della nuova lingua musicale chiamano contaminazione. Anche e soprattutto quando si apre la pagina di "Last Tango in Paris", di Gato Barbieri. Giusto per ricordarci che le note non hanno confini: né temporali, né geografici, né stilistici.

Historias del Sur (Panastudio, 2004)
Antonio Di Lorenzo (batteria), Davide Penta (basso e contrabbasso), Vince Abbracciante (fisarmonica), Rocco Capri Chiumarulo (voce)

(pubblicato dal mensile "Pigreco")