domenica 17 giugno 2007

La nuova strada dei Radicanto

Dalle atmosfere etniche e popolari al cantautorato venato d’eleganza. Il concetto musicale dei Radicanto emigra, calandosi in un percorso accarezzato nel tempo, inseguito e – infine – raggiunto. E forgiato da mutamenti lenti, eppure sostanziali. I mutamenti già captati negli ultimissimi tempi, cioè: e sintetizzati da un diverso approccio alle note, dall’evoluzione dei testi, dalla rinuncia ad alcuni strumenti (Giuseppe De Trizio, il band leader, abbandona il mandolino e si dedica esclusivamente alla corde della chitarra), dall’opzione delle basi computerizzate, dalla ricostituzione dell’organico (il gruppo, da un po’, è un trio: e, adesso, con De Trizio e Fabrizio Piepoli, viaggia la violoncellista Giovanna Buccarella). E - soprattutto, forse – dalla solidificazione artistica degli ispiratori del progetto, ormai saldi tasselli del mosaico orchestrale di un’autrice di larghe intuizioni e di sicura versatilità come Teresa De Sio. Radicando, oggi, significa canzone. Canzone stesa su un tessuto musicale persino delicato (il violoncello della Buccarella assicura momenti anche raffinati) e plasmata da una voce, quella di Piepoli, ben modulata, sicura e talvolta sinuosa, ma anche riarrangiata dagli effetti del campionamento. Canzone che galleggia tra nostalgia e versi maturi, appoggiata sulla ricca gestualità del suo vocalist: che, detto per inciso, molto spesso ricorda quella di Nabil Salameh dei Radiodervish e che, proprio per questo, non garantisce assoluta originalità. Ma il prodotto lordo resta assolutamente interessante e indubbiamente ben amalgamato. Premiato, del resto, anche dal Festival Musicultura, che ospiterà alcune composizioni dei Radicanto nell’appuntamento finale. Composizioni, oltre tutto, in attesa di essere concentrate in un disco, che prima o poi si concretizzerà. E, ad ogni modo, presentate a Bari, nell’affascinante terrazza del Fortino di Sant’Antonio, nella prima delle due giornate dedicate ai percorsi musicali attraverso la camzone d’autore, kermesse organizzata con un pizzico di coraggio dal Club della Canzone d’Autore di Bari, grazie pure all’apporto della locale amministrazione comunale. Operazione che, se non altro, ha trascinato l’appuntamento dal chiuso di un locale (nel 2006 fu ospitato al Nord Wind Discopub) al centro animatissimo della città. «InCanti d’Autore 2007», manifestazione giovane in cerca (e meritevole) di rispetto e consolidamento, alla sua seconda edizione ha peraltro coinvolto anche la voce e la chitarra di Armando Adonino, il trio capitanato da Paolo Troccoli, il sestetto dell’avvocato Nick Lisco, autore barese ironico e dal timbro vocale vagamente caposseliano (che, con toni morbidi, racconta storie di vita quotidiana, sorretto da una band di estrazione jazzistica che non disdegna il blues), i sempre ricercati Fabularasa, il tarantino Daniele Di Maglie & la Salamandra Orchestra, il quintetto di Angelo Ruggiero e, infine, l’arguto e spesso impegnato Goran Kuzminac, serbo d’origine ma italianissimo nella lingua e nello stile musicale. Traducendo, cinque ore di parole: chiare e surreali, immediate e rifinite, colte e semplici. Parole, il motore delle idee. Come quelle di un festival: un festival della canzone d’autore, che ancora festival vero e proprio non è. Ma che, silenziosamente, ambirebbe a diventarlo. Il solo coraggio, però, a questo punto non basta più. Dal prossimo anno, servirebbe anche un supporto (esterno) più sostanzioso. Per fortificare il progetto, per ampliarlo. Per colmare un vuoto musicale. Che, pensandoci attentamente, a Bari e in Puglia si avverte.
Radicanto (Fabrizio Piepoli: voce, tastiera e campionatore; Giuseppe De Trizio: chitarra; Giovanna Buccarella: violoncello)Armando Adonino (voce e chitarra) Paolo Troccoli (voce e chitarra)
Fabularasa (Luca Basso: voce; Poldo Sebastiani: basso; Vito Ottolino: chitarra; Giuseppe Berlen: batteria)
Daniele Di Maglie (voce e chitarra) & Salamandra Orchestra (Gianni Gelao: flauto, mandolino e ciaramella; Christò Chiapperin: piano; Agostino Scaramello: basso; Giovanni Chiapperini: fisarmonica e batteria)
Angelo Ruggiero Quintet (Angelo Ruggiero: voce; Emanuela Lioi: violino e cori; Diego Morga: piano; Camillo Pace: contrabbasso; Pippo D’Ambrosio: batteria e percussioni)
Goran Kuzminac (voce e chitarra)
Bari, Terrazza del Fortino di Sant’Antonio
InCanti d’Autore 2007

(pubblicato dal sito www.levignepiene.com)