giovedì 11 settembre 2008

Mirko Signorile, il pianismo creativo

Mirko Signorile è il pianismo creativo. Il pianismo che è difficile non apprezzare. E non perché possegga un approccio alla musica semplicistico o un’indole commerciale che, in quanto tale, riesca ad accontentare una larghissima fetta di pubblico. No, Signorile sa essere impegnato e fruibile. Ispirato e, al contempo, morbido. Tecnico, ma attraente. Per gli amanti del jazz e per quelli che, propriamente, non lo sono. Forse perché, dal jazz, quel ragazzo dai modi informali, eppure garbati, sa trarre le coordinate che lo aiutano ad espatriare oltre confine: dove può toccare la musica contemporanea o, comunque, definire il suo stile.
Mirko Signorile suona spesso (in trio o in quartetto, allargandosi da una formazione all’altra) e, spesso, compone. E, talvolta, rischia l’esibizione di piano solo. Da dove, sicuramente, esce il meglio di sé. Cioè, il suo taglio, le sue letture, la sua visione musicale. La sua fertilità compositiva, le sue intuizioni. Se vivesse altrove, probabilmente, godrebbe di una popolarità e di una visibilità ancora superiore. In ogni angolo della penisola. E, magari, firmerebbe diverse tournée: che, pure, non gli sono mancate, in passato: come dimostra l’ancora recente trasferta in Giappone, con il suo Synerjazz Trio. Se operasse ad altre latitudini, potrebbe approfittare di un blasone indistruttibile: che meriterebbe ampiamente. Signorile, però, è pugliese. Ed in Puglia, felicemente, suona e crea. E, in questa terra, non sempre il talento viene valorizzato come deve. Al di là della verità che il pianista modugnese una sua collocazione – ben salda e ormai datata – ce l’ha. Così come dispone di un peso specifico unanimemente riconosciuto: in virtù di una lucidità interpretativa acclarata, di una vivacità inossidabile e di una militanza puntuale nelle migliori kermesse musicali di Puglia e dintorni.
Non a caso, Signorile è uno dei protagonisti di Pianoforte Songbook – Pianisti Pugliesi in Concerto, una vera e propria anteprima del Talos Festival di Ruvo, una delle rassegne più antiche, sofferte, avversate e discusse di queste contrade, affidata quest’anno alla direzione artistica di Paolo Lepore, ormai universalmente abbinato alla Jazz Studio Orchestra, di cui cura il coordinamento e la direzione da anni già lunghi, ma personaggio temprato da altre (e numerose) avventure. Talos Festival che, in fondo al periodo di lungo regno di Pino Minafra, ha conosciuto troppe traversie e sopportato anche l’antipatico fermo biologico dello scorso anno. Ritrovando, però, la forza per riemergere con un cartellone che omaggia (e, con la presenza di Lepore, non potrebbe essere altrimenti) le big band, come quella del Parco della Musica di Maurizio Giammarco, la Civica di Milano e la Lydian Sound affidata alla supervisione di Riccardo Brazzale.
Ma dicevamo di Mirko e della sua abilità di reggere senza esitazioni anche le situazioni di solo piano: là dove esprime appieno la propria espressività, giocando sul filo della tensione somatica (diremmo pure fisica, nell’accezione più pura del termine), che è poi uno dei suoi marchi distintivi. Ingobbito sullo strumento, sembra pedinare ogni nota, riuscendo a spremere da ognuna di esse vitalità e sentimento, pienezza e armonia. Il repertorio è una fusione di brani inseriti in The Magic Circle, album confezionato con il Synerjazz Trio, e di composizioni recentissime e ancora inedite. «Sono tornato al Talos Festival – sottolinea lui stesso – dopo quattro anni. Nella prima occasione, presentai il mio primo disco prodotto. Questa volta, invece, propongo il mio prossimo lavoro discografico, in uscita nel prossimo febbraio per la Universal Music». Lavoro dal sapore fortemente contemporaneo che si chiama Clessidra e che assicura composizioni (qualche titolo: “Un Passo Dopo l’Altro”, “La Gatta Pensierosa”, “Mondo Notturno”, “Piccoli Labirinti”, “Clessidra”) lievi e dense, accattivanti. Qua e là, poi, c’è il tempo di tornare a suonare Sting, oppure la colonna sonora di un film diretto da Pietro Marcello, Il passaggio della Linea. Per non dimenticarsi del passato. E per dire tutto quello che il ragazzo si sente di dare. Che è ancora molto, fidatevi.

Mirko Signorile (pianoforte)
Ruvo di Puglia (BA), Chiostro del Convento dei Domenicani
Pianoforte Songbook – Pianisti Pugliesi in Concerto
Anteprima Talos Festival 2008

(pubblicato dal sito www.levignepiene.com)