domenica 7 settembre 2008

Le sei proposte di Jazzset

Il jazz, ad Acquaviva, torna in piazza. In Piazza dei Martiri, che è una location stimolante e accogliente. Questa volta Jazzset, dopo qualche anno di esilio (al'interno del chiostro di Palazzo Comunale o al chiuso di un auditorium) si snoda tra la Cattedrale e il passeggio serale di un settembre ancora caldo. Richiamando, peraltro, un'affluenza apprezzabile che possiede i numeri per soddisfare: particolare che è difficile dribblare, quando poi occorre sommare i dettagli per capire la convenienza di un investimento. Di denaro (in parte pubblico) e di tempo. Sì, Jazzset torna in piazza e crediamo che sia assai meglio così: soprattutto se la gente non esagera con le cattive abitudini e assiste abbastanza compostamente: e, vi assicuriamo, non accade spesso. Anzi, non accade quasi mai. La rassegna, dunque, riesce: perchè si fabbrica l'atmosfera giusta. Ma anche perchè il menu vanta proposte differenti e artisti di aree geografiche diverse. L'edizione duemilaotto, al limite di un'estate ancora una volta sufficientemente generosa con gli appassionati di Puglia, offre sempre note fresche e godibili, concerti agili. Tre date, dal cinque al sette di settembre, e due situazioni dal vivo per giorno: la kermesse voluta e guidata da Giuseppe Netti lascia incrociare nomi noti del nostro jazz (la Marcotulli, Lussu e Bearzatti, per esempio), esponenti della scena musicale pugliese (Michele Giuliani, ma anche i contrabbassisti Vendola e Gargano) e giovani rivelazioni internazionali (il francese Nicolas Folmer), dribblando i soliti ostacoli economici con molta buona volontà, immutata passione e con la protezione di sponsor Il jazz, ad Acquaviva, torna in piazza. In Piazza dei Martiri, che è una location stimolante e accogliente. Questa volta Jazzset, dopo qualche anno di esilio (al'interno del chiostro di Palazzo Comunale o al chiuso di un auditorium) si snoda tra la Cattedrale e il passeggio serale di un settembre ancora caldo. Richiamando, peraltro, un'affluenza apprezzabile che possiede i numeri per soddisfare: particolare che è difficile dribblare, quando poi occorre sommare i dettagli per capire la convenienza di un investimento. Di denaro (in parte pubblico) e di tempo. Sì, Jazzset torna in piazza e crediamo che sia assai meglio così: soprattutto se la gente non esagera con le cattive abitudini e assiste abbastanza compostamente: e, vi assicuriamo, non accade spesso. Anzi, non accade quasi mai. La rassegna, dunque, riesce: perchè si fabbrica l'atmosfera giusta. Ma anche perchè il menu vanta proposte differenti e artisti di aree geografiche diverse. L'edizione duemilaotto, al limite di un'estate ancora una volta sufficientemente generosa con gli appassionati di Puglia, offre sempre note fresche e godibili, concerti agili. Tre date, dal cinque al sette di settembre, e due situazioni dal vivo per giorno: la kermesse voluta e guidata da Giuseppe Netti lascia incrociare nomi noti del nostro jazz (la Marcotulli, Lussu e Bearzatti, per esempio), esponenti della scena musicale pugliese (Michele Giuliani, ma anche i contrabbassisti Vendola e Gargano) e giovani rivelazioni internazionali (il francese Nicolas Folmer), dribblando i soliti ostacoli economici con molta buona volontà, immutata passione e con la protezione di sponsor privati, dell'Ente regionale, della Provincia di Bari e della locale amministrazione comunale.
Il primo dei sei appuntamenti complessivi è consegnato all'esperienza compositiva di Rita Marcotulli, pianista navigata ma sempre artisticamente attraente: per quella capacità di improvvisazione che si mistura alla facilità di esecuzione, all'ottima gestione del palcoscenico e alla tecnica compiuta. A seguire, l'etnojazz di Michele Giuliani e del suo gruppo (i fratelli Dabiré, alla voce e alle percussioni, e il già citato Vendola) assicura un'ora di note lievi e fluide, intrise di ironia e percorse dall'amabile voce di Gabin, vocalist del Burkina Faso che inietta nel live un contributo corposo di anarchica giovialità. Ventiquattr'ore più tardi, invece, tocca al percussionista Michele Rabbia e alla chitarra di Roberto Cecchetto, immersi tra suoni liberi, un po' di effetti e sperimentazione: cioè in una di quelle operazioni assai comuni, di questi tempi, e che sicuramente possono lasciare perplessi i puristi, ma che nulla tolgono alla qualità interpretativa dei protagonisti. Decisamente più tradizionale, piuttosto, è il successivo intervento del trio di Pietro Lussu, tra composizioni originali e qualche riproposizione (di un paio di brani firmati Timmonts, tra gli altri). Qui il jazz è composto, pulito, elegante. E il tessuto melodico è ampiamente salvaguardato. La terza ed ultima serata, infine, riserva un quartetto ben assortito dove si impone la tromba del rampante Nicolas Folmer, trentunenne dalle già solide collaborazioni che coordina un tributo a Michel Legrande, uno delle migliori firme delle colonne sonore legate al cinema francese. Sùbito dopo, il palco è di Francesco Bearzatti e del suo gruppo: il risultato è una suite di un'ora e nove brani che trae ispirazione e nutrimento dalla vita di Tina Modotti, la Tinissima che recitò anche ad Hollywood, fotografa eccellente e dalla personalità ribelle. Un'ora in cui le irruzioni di Giovanni Falzone riescono ad irrobustire un live già di per sé denso e, a tratti, vibrante. Poi, cala la notte di Acquaviva. Il club dei più appassionati, però, fatica a sciogliersi. L'atmosfera è ancora salda. Un motivo in più per riprovarci, l'anno prossimo.

Rita Marcotulli (pianoforte)

Michele Giuliani Quartet (Michele Giuliani: pianoforte; Gabin Dabiré: voce; Giorgio Vendola: contrabbasso; Paul Dabiré: percussioni)

Roberto Cecchetto (chitarra) & Michele Rabbia (percussioni ed effetti)

Pietro Lussu (pianoforte), Pietro Ciancaglini (contrabbasso) & Andrea Nunzi (batteria)

Nicolas Folmer Quartet (Nicolas Folmer: tromba; Alfio Origlio: pianoforte; Mauro Gargano: contrabbasso; Benjamin Henocq: batteria)

Francesco Bearzatti Quartet (Francesco Bearzatti: sassofono e clarinetto; Giovanni Falzone: tromba ed effetti; Danilo Gallo: contrabbasso e chitarra; Zeno De Rossi: batteria)

Acquaviva delle Fonti (BA), piazza dei Martiri del 1799

Jazzset 2008

dal 5 al 7 settembre 2008

(pubblicato dal sito www.levignepiene.com)