lunedì 18 febbraio 2008

Il violino che scavalca il tempo

L'interpretazione intensa, il ritmo serrato, il guizzo. C'è un violino che taglia trasversalmente la scena e la musica, il palco e il repertorio. Che si rincorre, incalza, che frena e riparte, che detta i tempi e si accoda e irrompe ancora. Libero e avido. Tenace e leggero. C'è la grazia e la forza, dentro. E il piacere denso di condizionare l'ascolto. C'è un violino protagonista e c'è un violinista sanguigno e partenopeo. Lino Cannavacciuolo è personaggio di temperamento e mestiere. Replicato anche al Teatro Orfeo di Taranto, per il sedicesimo cartellone dell'Orchestra della Magna Grecia. E, di fronte, appare per un po' la voce ufficiale di Sardegna, Elena Ledda, timbro e passato da soprano ed esperienza consumata nell'alveo del folk e della musica popolare dei cantadores, frequentatrice antica delle piazze del Logudoro, guest dalla presenza scenica e caratteriale. Il sodalizio, in realtà, è datato, già amalgamatosi in «Amargura», album del 2005 che traffica tra i meandri tradizionali di Napoli e quelli di Gallura e dintorni: e, quindi collaudato, rodato, saldo, verace, viscerale. La finestra sull'isola della Ledda, seppur breve, è incisiva, robusta. E' un lampo, un topazio. E il suo contributo è ricco, saturo di atmosfere, di un'espressività fascinosa: anche quando la musica non l'accompagna, lasciando al palcoscenico solo alla voce. Attorno, poi, c'è un gruppo di musicisti animati da istinti un po' ancestrali, viaggiatori tra note che arrivano da lontano e che scavalcano il tempo. L'ensemble di Lino Cannavacciuolo inventa un programma arioso e fantasioso, delicato e sapido, febbrile e dolce, scandito dall'arroganza tecnica del suo leader, tra sentimento e melodia. L'apporto dell'elettronica non disturba, ma aggira solo gli schemi predefiniti. E un'ora e tre quarti di concerto, bis compreso, è un dato di quantità che non scalfisce né la qualità, né l'ampio respiro del repertorio, che ammara infine nella tarantella montemaranese, sùbito prima che cali il sipario. Tra la partecipazione discreta di un pubblico abituato a esibizione più classiche e più compassate.

Lino Cannavacciuolo Ensemble & Elena Ledda (voce)
Taranto, Teatro Orfeo
Stagione Concertistica dell'Orchestra Ico della Magna Grecia di Taranto

(pubblicato dal sito www.levignepiene.com)