martedì 15 aprile 2008

Dischi - Songs (Vincenzo Mastropirro Ensemble)

«Per quanto mi riguarda, ritengo faro ispiratore di questo progetto l’indimenticabile Fabrizio De Andrè, a cui è espressamente dedicato il lavoro. “Songs”, infatti, è la sintesi tra la poesia di Vittorino Curci e la mia musica colta-popolare-improvvisata, dove ho cercato di trovare il giusto equilibrio formale tra il testo e la musica. Il mio auspicio è quello di aver composto un lavoro che possa aver incontratio, almeno in parte, la sensibilità poetico.-musicale del grande Fabrizio De Andrè». Note di copertina come un manifesto programmatico. Dietro le quali si condensano un’intuizione, un percorso. Tra le quali si snodano esperienze, orientamenti, alleanze artistiche, complicità sonore. Sotto le quali cova il fuoco sacro della sinergia che abbatte la barriera dei vincoli musicali. Attorno alle quali danzano le parole del poeta, gli spartiti più classici, gli arrangiamenti più avanzati, la voce del contralto, il tessuto armonico del quintetto d’archi, le acrobazie dei fiati, la radice popolare della fisarmonica e l’arte dell’incontro. Tra un’orchestra e gli ospiti da accogliere, tra un solido bagaglio culturale e la contaminazione. Il progetto, appunto, si chiama “Songs”. “Canzoni”: così, semplicemente. Il suo regista è Vincenzo Mastropirro, flautista ruvese che circumnaviga la musica, senza stopparsi di fronte alla sua provenienza, né al suo indirizzo. Cioè autore di ciascuna composizione (sono dieci) del disco commercializzato alla fine dello scorso anno dall’etichetta Terre Sonore, nonchè direttore del Mastropirro Ermitage Ensemble, gruppo che fonde la chitarra di Antonino Maddonni, il piano di Antonio Piccialli, il basso elettrico di Paolo Montaruli, la batteria e le percussioni di Tonino Dambrosio, la viola di Flavio Maddonni e quella di Francesco Capuano, i violini di Giuseppe Amatulli e Rita Iacobelli e il violoncello di Elia Ranieri. La voce, invece, è Patrizia Nasini, artista particolarmente vicina a Giovanna Marini, di estrazione popolare (qualcuno ricorderà che debutta con il Canzoniere Internazionale, a metà degli anni settanta). E, poi, ci sono le liriche di Vittorino Curci da Noci, un amabile incrocio tra un poeta, un sassofonista e un politico fuori dagli schemi e dagli schieramenti, uomo di garbo e di sensibilità che riesce a coniugare il gusto per i versi (le sue pubblicazioni sono sufficientemente frequenti) e l’attività di assessore regionale alla Cultura. Curci, peraltro, è uno dei musicisti al sèguito dell’Ermitage Ensemble. Che si arricchisce della presenza di Gianni Coscia (alla fisarmonica) e di Roberto Ottaviano (al sax soprano: e il suo contributo si sente, per intero).L’articolazione – spesso complessa - della struttura musicale dell’album (registrato dal vivo, in un’esibizione consumatasi al “Curci” di Barletta, sette anni addietro) lo rende sempre solido, robusto, originale. Talvolta vibrante: è il caso di “Amore, Non Bevo Più i Veleni”, una delle tracce più sapide. “Songs”, intanto, vive sull’onda delle emozioni, sul filo degli assoli, ma si appoggia sulla cooperazione, sulla varietà dei toni. E, perché no, sulle evoluzioni delle immagini, ricche e insistenti. E, qualche volta, felicemente barocche. Non è un lavoro unicamente colto, però: perché la matrice popolare resta sempre presente, viva. Senza, tuttavia, mai impossessarsi né degli spartiti, né degli esecutori. E non è, probabilmente, neppure un disco di impatto immediato, per chi non è abituato alla mescita di sonorità e di situazioni: nonostante possieda una sua leggerezza sostanziale. Cioè, non pesa all’ascolto. Lasciandosi inseguire. E apprezzare.

Songs (Terre Sommerse, 2007)
Patrizia Nasini (voce), Gianni Coscia (fisarmonica), Roberto Ottaviano (sax soprano), Vittorino Curci (sax alto) & il Mastropirro Ermitage Ensemble diretto da Vincenzo Mastropirro

(pubblicato sul sito www.levignepiene.com)