martedì 7 novembre 2006

Talento e buon gusto

Il talento al servizio del buon gusto. E il buon gusto al servizio del talento. E, ancora, la felicità di esprimersi con raffinatezza, sobrietà. Ma anche pienezza, intensità. E brio, quando serve. L’offerta (la prima, generosa offerta: più avanti è previsto un ulteriore appuntamento) della Camerata Musicale Barese ai cultori del jazz di qualità di casa nostra si chiama Dave Douglas, americano del New Jersey prolifico – oltre venti lavori originali dal 1991 ad oggi – e navigato. Che, al Nuovo Palazzo di Bari (per la sessantacinquesima stagione concertistica) si presenta con l’interessantissimo Donny Mc Caslin al sassofono, James Genus al contrabbasso, Clarenc Penn alla batteria e – addirittura – Uri Caine al rhodes (sì, avete letto bene: al rhodes e non al pianoforte, su specifica richiesta dell’artista). Il quintetto si dota, cioè, di un’impronta moderna che, però, nulla sottrae all’altissima densità delle esecuzioni e al calore del prodotto finito. E questo va detto sùbito, per inciso: per dribblare qualsiasi possibilità di equivoco. Malgrado – e anche questo va sottolineato – il rhodes non renda giustizia piena alla classe e alla personalità di Uri Caine. Diventando, di fatto, un passaporto insostibuibile per la tromba di Douglas e per il sassofono di Mc Caslin: che si assicurano così, dall’inizio alla fine, il fulcro delle attenzioni, gravitando a proprio piacimento tra note e improvvisazioni. E riempiendo il palco, anche da sole. Senza dimenticare, tuttavia, di offrire lo spazio vitale agli altri strumenti, utilissimi ad aprire la strada, a modellare gli assist migliori. Attorno al repertorio (impegnato, ma godibile; anzi, godibilissimo) emergono un’esibizione confezionata con accuratezza e non poche virtù. Che sono poi la leva capace di azionare l’intera serata, accompagnandola per mano. E colpisce anche la quantità di combinazione di accordi, che lascia trattenere il fiato e consumare velocemente i due set (complessivamente, un’ora e mezza di musica sempre carica di significati). Comunque, Dave Douglas, consacratosi sulla scena newyorchese, non rinuncia per neppure un minuto a fortificare la propria etichetta di innovatore, guadagnata in trentott’anni (ne ha quarantatre, a cinque comincia a studiare pianoforte, a sette si avvicina al trombone; solo più tardi si dedica alla tromba) vissuti con la musica, per la musica. Un altro buon motivo, questo, che ha evidentemente spinto la Camerata Musicale Barese a sottoporlo ai propri abbonati e a quanti hanno voluto esserci (e chi non c’era, ha perso parecchio). Camerata che, a marzo, nel gran mare degli eventi dedicati alla classica e alla danza, ha previsto un secondo momento jazzistico con il live di John Abercrombie, chitarrista che presenterà il suo ultimo progetto. Con lui, il violino di Mark Feldman, il contrabbasso di Marc Johnson e la batteria di Joey Baron. Niente male, davvero.

Dave Douglas Quartet (Dave Douglas: tromba; Donny Mc Caslin: sassofono; James Genus: contrabbasso; Clarenc Penn: batteria) & Uri Caine (rhodes)

Bari, Cinema Nuovo Palazzo

65ma Stagione Concertistica della Camerata Musicale Barese

(pubblicato dal sito www.levignepiene.com)