martedì 15 marzo 2005

Giovani di successo. Che verrà

Giovani, giovanissimi. Di talento rampante. E già sui palcoscenici europei: giusto per sottolineare che il jazz non possiede confini. E che ama diffondersi rapidamente, valicando ogni frontiera. Sono quattro: e ognuno di loro arriva da un angolo diverso d’Europa. Il leader è Andy Davies e il sound della sua tromba arriva dall’Inghilterra. Lorenzo Bassignani è il bassista italiano. Reinis Axelsson è il batterista svedese. E Eivind Lodemel si è avvicinato al pianoforte in Norvegia. Insieme, propongono tonalità (inaspettatamente) calde che, probabilmente, stridono con il forte quoziente di nordicità del gruppo. Senza intaccare, peraltro, la compostezza della loro musica e, più in generale, del confezionamento del concerto.
L’Andy Davies Quartet sta presentando il suo primo (e omonimo) lavoro discografico, mostrando coesione e dispensando improvvisazioni interessanti. Ma, soprattutto, Il repertorio - godibile - sa catturare le attenzioni di chi ascolta. Esattamente quello che è accaduto al Uéffilo di Gioia del Colle a metà marzo, nel live che ha caratterizzato l’unica tappa italiana al sud dell’ensemble, già passato anche per il Giappone. Un live (arricchitosi, nella seconda parte, con la voce di Chrissie Oppedisano, prestata in tre brani) che voluto anche fortificare il già ottimo rapporto stabilitosi tra la cantina di Filippo Cazzolla, inaugurata a metà dello scorso dicembre, e il jazz (non solo di casa nostra).
E sì, perchè l’eno-food-jazz club di via Boscia, all’interno delle sue mura cinquecentesche ha già ospitato in quattro mesi di attività – con la collaborazione di Jazzitalia– Daniele Scannapieco, Antonio Onorato, Joe Amoruso, Maurizio Giammarco, il bopper canadese Bob Bonisolo, Marco Tamburini, JD Allen & il Fabio Morgera Quintet e alcune formazioni rigorasamente pugliesi (per esempio quella capitanata da Larry Franco, il quintetto di Cinzia Tedesco, il quartetto di Giuseppe Bassi e il Cinzia Eramo Trio, che ha riletto alcune composizioni di Duke Ellington). Senza contare gli appuntamenti in programma nel corso di aprile: ingredienti, questi, che hanno ormai eletto lo Uèffilo (uèffile, in dialetto gioiese, significa sorso di vino) nella cerchia ristretta delle location di riferimento del jazz, come – del resto – dimostrano le sempre più frequenti jam session organizzate da Guido Di Leone.

Andy Davies Quartet (Andy Davies: tromba; Eivind Lodemel: pianoforte; Lorenzo Bassignani: contrabasso; Reinis Axelsson: batteria)
Gioia del Colle (BA), Uèffilo Cantina a Sud

(pubblicato sul mensile "Pigreco")