venerdì 12 agosto 2005

Dischi - Of Course! (Mimmo Campanale)

Mimmo Campanale, naturalmente. Anzi, Mimmo Campanale, of course. Il batterista tranese è, praticamente da sempre, uno dei musicisti pugliesi più dinamici. Cioè, più utilizzati: da quelle formazioni che movimentano gli inverni e le estati di questo angolo di mondo dove la musica – e il jazz, nello specifico – riesce (sempre e comunque, nonostante le critiche dei più scettici e la recessione economica di tipico stampo italico) a ritagliarsi un proprio spazio vitale in cui germogliano e coincidono tecnica, passione, divertimento, studio, sperimentazione, contaminazione e altro ancora.
E sì: Campanale, da queste parti, si è misurato spesso, continuamente: con la grinta che non travalica mai la giusta misura. E affiancando diversi compagni di viaggio: da Mario Rosini a Guido Di Leone, passando per Mirko Signorile e per l’erudito cammino di Davide Santorsola. Senza smettere di coltivare l’idea di fabbricarsi un proprio spazio. E una propria produzione. Come quella in circolazione da meno di due mesi. «Mimmo Campanale, of course!» è un cd realizzato ad otto mani in cui il band leader si circonda della puntualità e della perizia di Maurizio Quintavalle (uno dei contrabbassisti storici di Puglia), Nico Stufano (chitarrista storico della Bari jazzistica che non rinuncia a sonorità più moderne, cioè più elettriche) e Nicola Andrioli (di lui, brindisino, ventitreenne, Pigreco ha già parlato bene: adesso vive per sei mesi all’anno a Parigi, dove sta affinando il suo indiscutibile talento).
E proprio di Nico Andrioli è "Si Kar Bi Si Barak Bi", brano vivace e fresco (dove emerge il contrabbasso di Quintavalle) che apre l’album, composto da altre sei fasce ("Andrea Be Quiet" è dello stesso Quintavalle; la più intima "Dear Karol" e la più mediterranea "Maki Papi!" portano la firma di Campanale; "Call 65 – 65" è una composizione di Nico Stufano; "Giants Steps" e "People" sono due cover, rispettivamente disegnate da John Coltrane e J. Styne). Il disco si rivela sùbito equilibrato nelle sonorità, rifinito, sobrio e, nel contempo, frizzante. E, soprattutto, assolutamente aperto alla libera interpetrazione di ciascun protagonista: interessante l’assolo di Campanale in "Giant Steps", quello di Stufano in "Call 65 – 65" e l’impronta di Andrioli in "Dear Karol". Il prodotto finale, detto per inciso, soddisfa ampiamente: perchè si fa ascoltare volentieri. Che è poi l’unica vera motivazione che dovrebbe animare il musicista in sala di incisione.

Of Course! (autoprodotto, 2005)
Mimmo Campanale Quartet (Mimmo Campanale: batteria; Nico Andrioli: pianoforte; Nico Stufano: chitarre; Maurizio Quintavalle: contrabbasso)

(pubblicato dal mensile "Pigreco")